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Consorzio Prosecco

Consorzio Prosecco

Anche il controllo dei dati a tutela della qualità

Cliente: Consorzio Prosecco
Settore: Vitivinicolo
Sito internet:
 www.prosecco.wine

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I primi documenti in cui si cita un vino Prosecco risalgono alla fine del Seicento e da allora la produzione si è man mano sviluppata e ampliata.

Al crescere dell’importanza e della fama di questo vino, si è resa necessaria una maggiore tutela del nome; si è arrivati così al riconoscimento nel 2009 della Denominazione di Origine Controllata “Prosecco” (D.M. 17/07/2009) e, poco dopo, il 19 novembre 2009, si è formato il Consorzio di Tutela del Prosecco.

Il Consorzio di Tutela della Denominazione di Origine Controllata Prosecco ha l’obiettivo di definire l’attuazione della politica di gestione della produzione per il coordinamento dei volumi da immettere sul mercato e per il miglioramento della qualità del prodotto (valorizzazione), di svolgere le funzioni di promozione a livello nazionale e internazionale e di esercitare le funzioni di tutela e salvaguardia della denominazione nei confronti dei consumatori e dei produttori.

Il Consorzio, al fine di perseguire l’equilibrio di mercato, necessita dei dati relativi all’effettiva domanda: in particolare, considerando le peculiarità del prodotto, del dato di sell-out delle aziende. Infatti, per poter governare adeguatamente le produzioni (offerta), è indispensabile monitorare anche l’andamento del valore del prodotto finito, ovvero il prezzo medio delle bottiglie e i diversi mercati di destinazione, rispetto alle informazioni relative alle quantità imbottigliate (dati forniti dalla certificazione). Risulta prioritaria per il Consorzio la salvaguardia, o meglio la durabilità, del patrimonio economico della denominazione nell’interesse della filiera produttiva e, di conseguenza, di tutti i settori connessi alla stessa.

Le informazioni consentono di pianificare gli interventi da adottare per la denominazione, dalle piantumazioni, alla gestione delle riserve e degli stoccaggi. Conferendo stabilità economica al settore, pertanto, si potrebbe mettere nelle condizioni non solo il Consorzio, ma anche tutte le aziende della denominazione, di poter programmare adeguatamente le proprie attività e, soprattutto, gli investimenti nel medio-lungo periodo.

A livello tecnico risulta necessario, inoltre, rispettare la garanzia di anonimità nella trasmissione dei dati. Infine, i dati devono essere confrontabili tra di loro pur provenendo talvolta da software gestionali differenti.

La collaborazione fra Consorzio Prosecco e Maxidata, società del gruppo Zucchetti, si è basata su un confronto continuo per raggiungere l’obiettivo prefissato.

Inizialmente si è avviato un progetto pilota con otto aziende che presentassero una mole di dati sufficiente per poter capire quale fosse il modo migliore per adattare le procedure dell’Osservatorio Economico al Prosecco, una denominazione con una serie di peculiarità da tenere in considerazione nella messa a dimora dell’intero sistema.

Questo ha comportato un coinvolgimento proattivo anche delle aziende, dirette interessate nell’invio dei dati, per poter restituire al Consorzio e alle aziende stesse delle informazioni utili ai fini di analisi e future strategie di mercato.

Un lavoro congiunto è stato condotto anche nell’individuazione dei canali di vendita e di aspetti come la necessità di tracciare le operazioni conto terzi, per non calcolarle due volte nel computo delle vendite e portare di conseguenza a dati sovrastimati.

Con il successo della prima fase, si è potuto estendere il progetto ad altre aziende per raggiungere una quota di rappresentatività che fosse significativa. Ad oggi le aziende coinvolte sono più di trenta, corrispondenti a circa il 55% degli imbottigliamenti totali e continueranno ad aumentare.

L’Osservatorio Economico si prefigge come missione principale quella di fornire uno strumento utile e vantaggioso per tutti gli attori coinvolti, senza tralasciare il diritto alla tutela dei dati e della privacy aziendale.

RISPONDE Andrea Battistella, Vicedirettore

“Abbiamo fatto nostra la celebre frase: ‘Misura ciò che è misurabile e rendi misurabile ciò che non lo è’. Più informazioni abbiamo sul mercato, più si evitano inutili rischi e si colgono invece le opportunità. La collaborazione continuativa con Maxidata è cruciale per proseguire nello sviluppo di un progetto che è e sarà sempre più su misura per le esigenze specifiche della denominazione Prosecco. Il prossimo passo sarà quello di rispondere alle richieste di alcune aziende che hanno manifestato il desiderio di poter estrarre in autonomia i dati per poter effettuare delle analisi personalizzate che vadano ad affiancarsi a quelle già fornite periodicamente dal Consorzio sulla base delle informazioni raccolte dall’Osservatorio Economico. Questo consentirà sempre di più di lavorare insieme sinergicamente per il raggiungimento di obiettivi comuni e rilevanti per tutta la denominazione”.